TUPPERWARE VERSO LA BANCAROTTA: L'AZIENDA AMERICANA AVVIA PROCEDURA DI FALLIMENTO

Il colosso Tupperware potrebbe scomparire. L'azienda americana produttrice dei contenitori di plastica per alimenti tanto amati dalle mamme di tutto il mondo,  ha annunciato di aver avviato una procedura fallimentare. 

«Negli ultimi anni, la posizione finanziaria dell'azienda è stata gravemente influenzata dal difficile contesto macroeconomico», ha affermato Laurie Ann Goldman, Ceo della società che ha presentato istanza di protezione ai sensi del Capitolo 11, la legge americana sui fallimenti.

«Di conseguenza, abbiamo esplorato numerose opzioni strategiche e abbiamo stabilito che questa è la strada migliore da seguire. Questo processo è pensato per fornirci una flessibilità essenziale mentre perseguiamo alternative strategiche per supportare la nostra trasformazione in un'azienda digitale e tecnologicamente avanzata, meglio posizionata per servire i nostri stakeholder», ha aggiunto Goldman.

Le radici dell'azienda risalgono al 1946, quando il chimico Earl Tupper «ebbe una scintilla di ispirazione mentre creava stampi in una fabbrica di materie plastiche subito dopo la Grande Depressione», secondo il sito web di Tupperware.

Debiti e licenziamenti

Le azioni Tupperware sono crollate di circa il 60% da venerdi scorso dopo che Bloomberg, citando persone a conoscenza della questione, ha affermato che la societa con sede in Florida ha intenzione di dichiarare bancarotta e cercare cosi protezione in tribunale dopo aver violato i termini del suo debito.

«I piani sono ancora provvisori e potrebbero cambiare. Lo sviluppo segue ampie negoziazioni con i creditori per la gestione di 700 milioni di dollari di debiti. Sebbene i creditori abbiano offerto un po' di sollievo quest'anno, la situazione del rivenditore di 78 anni ha continuato a peggiorare, hanno affermato le persone che hanno preferito rimanere anonime», ha scritto Bloomberg. T

Tupperware e uno dei marchi piu noti nelle cucine, anche italiane, per i suoi contenitori di plastica per alimenti e altri elettrodomestici da cucina. A giugno, l'azienda di articoli per la casa ha dichiarato che avrebbe chiuso la sua ultima struttura negli Stati Uniti entro gennaio 2025 e licenziato oltre 140 dipendenti a partire da fine settembre. 

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