TESLA LICENZIA UN DIPENDENTE CHE DORMIVA IN AUTO PER LAVORARE DI PIù

La scorsa settimana è stata diffusa la notizia dei licenziamenti di oltre 14.000 dipendenti da parte di Tesla, con una riduzione significativa del 10% della forza lavoro dell’azienda. Ora, un ex dipendente della casa automobilistica di Elon Musk ha condiviso la sua esperienza di licenziato su LinkedIn, attirando l’attenzione online e mettendo in luce gli impatti umani di tali decisioni aziendali su vasta scala.

Un ex dipendente di Tesla ha raccontato come ha saputo di essere stato licenziato

Nel 2019, Nico Murillo ha cominciato a lavorare presso lo stabilimento Tesla di Fremont, in California, inizialmente come associato di produzione. Attraverso un rapido avanzamento, come riportato nella sua biografia su LinkedIn, è stato promosso nel 2020 alla posizione di Lead Production Associate e nel 2021 è diventato Supervisore della produzione. Tuttavia, la settimana scorsa, è stato licenziato.

Murillo ha scoperto di essere stato licenziato lunedì 15 aprile, alle 4:30, orario in cui ha aperto il suo portatile per controllare le mail quando si è accorto che il suo account era stato disattivato. Inizialmente ha pensato ad un bug informatico del sistema ma la verità era ben altra. Poco dopo l’uomo ha raccontato di aver ricevuto un messaggio in cui gli veniva comunicato il suo licenziamento immediato. All’ormai ex dipendente quella mattina non è stato concesso nemmeno di rientrare in fabbrica.

L’uomo ha raccontato che la sua totale dedizione non è servita a nulla. Murillo aveva abbracciato in pieno la filosofia di Elon Musk ed infatti in varie occasioni aveva dormito in auto nel parcheggio dello stabilimento in cui lavorava per poter lavorare più ore scegliendo di fare la doccia direttamente in fabbrica. Ma tutto questo non è servito ad evitare il suo licenziamento semplicemente perchè il suo ruolo è stato cancellato.

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