PIRACY SHIELD: PROVIDER STRANIERI VENDONO IP BLOCCATI

Dopo il blocco dell’indirizzo IP di una CDN di Cloudflare e la pubblicazione del codice sorgente è emerso un altro problema per Piracy Shield. I fornitori stranieri di servizi web non ricevono nessuna notifica, quindi vendono indirizzi IP bloccati dagli ISP (Internet Service Provider). Intanto i “pirati” trovano soluzioni alternative in pochi minuti.

Piracy Shield: disastro totale?

Come evidenzia DDay.it, i principali problemi sono dovuti all’assenza di trasparenza. Nella pagina dedicata, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) indica solo il numero degli indirizzi IP bloccati, quindi è impossibile conoscere gli indirizzi IP e presentare reclamo entro i 5 giorni previsti dalla legge antipirateria (n. 93 del 14 luglio 2023).

Un amministratore di sistema ha chiesto un IP failover a OVHcloud, il più grande fornitore di domini, hosting e server cloud d’Europa. Dopo aver pagato e ottenuto l’indirizzo IP ha scoperto che non era raggiungibile dall’Italia perché è finito nella blacklist di Piracy Shield.

L’azienda francese ha venduto l’indirizzo IP in quanto non ha ricevuto nessuna notifica di blocco. Quasi certamente, l’indirizzo IP è stato segnalato da un titolare del diritto d’autore sulla piattaforma Piracy Shield e gli ISP hanno bloccato l’accesso al dominio associato. Il “pirata” ha però spostato il sito, quindi l’indirizzo IP libero è stato assegnato allo sfortunato cliente.

Come detto, il motivo principale di questi problemi è l’assenza di trasparenza. Un altro utente ha inviato ad AGCOM un’istanza di accesso civico generalizzato per avere informazioni (data, ora, segnalante e altre) sul provvedimento di blocco dell’indirizzo IP 188.114.97.7 della CDN di Cloudflare. Ieri ha ricevuto la risposta:

L’accesso ai dati è stato negato per “motivata opposizione dei soggetti controinteressati“. In pratica, la legge consente di presentare ricorso entro 5 giorni, ma non è possibile conoscere chi ha segnalato l’indirizzo IP e quindi chiedere un eventuale risarcimento danni. In attesa di una maggiore trasparenza da parte di AGCOM è possibile verificare se un indirizzo IP o un dominio è stato bloccato su questo portale.

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