PENSIONI ALL’ESTERO, DAL 20 SETTEMBRE LE RICHIESTE: CONTROLLI SUI RESIDENTI IN EUROPA, AFRICA E AUSTRALIA. ECCO PERCHé CONVIENE

L’Inps paga pensioni all’estero, sia in regime nazionale che in regime internazionale, in circa 160 paesi, sia ai pensionati italiani che si sono trasferiti all’estero, sia ai cittadini stranieri, che in Italia hanno maturato il diritto a pensione o una parte di questa.

Soltanto nel 2023 i pagamenti sono stati oltre 310mila, per un importo complessivo di circa 1.600 milioni di euro, il 2,3 di euro del totale delle pensioni erogate dall’Istituto di Previdenza. Per questa tipologia di pagamenti l’INPS si avvale di una banca che viene individuata a seguito dello svolgimento di una gara comunitaria. 

Come funziona la pensione all'estero

Il pensionato residente all'estero può chiedere il versamento nel paese estero di residenza, con accredito su conto corrente bancario o allo sportello, in un paese estero diverso da quello di residenza, tramite accredito su conto corrente bancario, in Italia, con accredito su conto corrente bancario o allo sportello tramite delegato.

Il pagamento attraverso la spedizione di assegno è una modalità eccezionale e che, già a partire dal 1° luglio 2024, non è più consentita nei paesi europei, Stati Uniti e Canada. Il pensionato può anche riscuotere la pensione in contanti allo sportello presso i partner locali della banca che gestisce i pagamenti. 

Costo della vita più basso e regime fiscale

Clima spesso migliore, costo della vita decisamente più basso e regime fiscale che erode poco l’importo della pensione rendono i trasferimenti all’estero una tendenza decisamente in ascesa.

Se prima la numerosità era legata essenzialmente ad un passato di emigrazione di massa, trend ormai in discesa, la nuova ondata di trasferimenti esteri è legata principalmente alla perdita del potere di acquisto delle pensioni in Italia, ed alla contemporanea sfera attrattiva di quei paesi che, grazie ad incentivi ed a una forte detassazione delle pensioni, attirano sempre di più nostri connazionali che da noi sopravviverebbero al limite ed altrove possono aspirare ad una vita più che dignitosa.

   

I controlli dell'Inps

Un fenomeno che ha interessato l’agenzia delle entrate, alla ricerca di casi di possibile evasione fiscale, e che ha di recente intensificato i controlli proprio a carico dei pensionati all’estero, per accertare il reale trasferimento della residenza fiscale.

Parimenti l’attività dell’Inps volta all’accertamento “dell’esistenza in vita” è una priorità per acquisire informazioni aggiornate in merito all’eventuale decesso, rischiando di erogare importi non dovuti, che in seguito sarebbero anche di difficile, se non impossibile, recupero.

Quella “dell’esistenza in vita” è un appuntamento imprescindibile per non rischiare la sospensione dell’erogazione dei trattamenti. La prima campagna si è solta in un arco temporale che è andato dal 20 marzo 2024 fino al 18 luglio u.s., ed ha interessato i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi ed Est Europa.

Con messaggio n. 4071 del 16 novembre 2023, l’Inps ha reso note le modalità di gestione e la tempistica della verifica generalizzata dell’esistenza in vita per gli anni 2024 e 2025 e ha fornito indicazioni sull’avvio della prima fase della Campagna di accertamento. 

La seconda fase in Europa, Oceania e Arica

L’Istituto con messaggio numero 3006 dell’11 settembre 2024, comunica l’avvio della seconda fase che riguarderà i pensionati residenti in Europa, Oceania e Africa che a partire dal 20 settembre prossimo venturo riceveranno le richieste di attestazione da restituire entro il 18 gennaio 2025.

Qualora non si perfezionasse la procedura, il pagamento della rata di febbraio avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del paese di residenza, e infine in caso di mancata riscossione personale il pagamento verrà infine sospeso dalla rata di marzo 2025.

Le modalità per fornire la prova di esistenza in vita sono cartacea, tramite il portale web, o con riscossione personale presso gli sportelli Western Union.

Citibank avvierà la verifica dell’esistenza in vita con la spedizione della lettera esplicativa e del modulo standard di attestazione, personalizzato, ai pensionati interessati e che conterrà le istruzioni per la compilazione del modulo di esistenza in vita, la richiesta di documentazione di supporto (fotocopia di un valido documento di identità del pensionato con foto), le indicazioni per contattare il Servizio Citibank N.A. di assistenza ai pensionati.

È importante sottolineare che il messaggio numero 3006 avverte che, al fine di ridurre il rischio di pagamenti di prestazioni dopo la morte del beneficiario e in una logica di prevenzione delle criticità derivanti dalle eventuali azioni di recupero delle somme indebitamente erogate, alcuni gruppi di pensionati potranno essere interessati dalla verifica generalizzata dell’esistenza in vita indipendentemente dalla propria area geografica di residenza o domicilio.

Maggiori informazioni sul portale INPS al messaggio numero 3006 dell’11 settembre 2024.

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