CASO DOSSIER E IL DISASTRO ITALIANO: LA VENDITA DI DATI SENSIBILI VERSO UNA SOCIETà CON INVESTITORI ANONIMI

La cronaca ultimamente ci ha informato di un tentativo di dossieraggio a danno di alcuni ministri, di uomini e donne di spettacolo o comunque note. Le indagini sono ancora all’inizio ma ci incuriosisce il motivo di questi dossieraggi su persone che sono talmente note da sapere quasi tutto della loro vita. Tanto rumore a fronte di silenzi su avvenimenti che richiederebbero indagini accurate perché ledono la sicurezza nazionale. Ci riferiamo a chi sta comprando a man bassa strutture che hanno in pancia dati sensibilissimi di imprese e famiglie come la nota Cerved, società che da anni riferisce lo stato di salute di tutte le imprese italiane ai fini del merito creditizio.

Una sorta di rating riservato con forti collegamenti anche con i dati della Banca d’Italia e utilissimi nel mondo economico e finanziario. Accanto alla Cerved è stata comprata sempre dalle stesse mani un’altra società, la Cedacri, molto presente nell’outsourcing informatico sempre per il sistema finanziario. Una mole di dati riservati e una diffusa tecnologia informatica finiscono per creare una miscela in grado di conoscere, influenzare e monitorare imprese e famiglie. E per completare il disegno, le stesse mani stanno lavorando per acquistare Prelios oggi guidata da Fabrizio Palenzona. Altra società ricca di informazioni economiche su imprese di ogni tipo con l’aggiunta di poteri per aiutarle e quindi salvarle o affondarle definitivamente. Sino a qualche mese fa queste aziende non erano collegate e vivevano della propria attività, oggi messe nelle mani di una sola mente possono diventare un’arma pericolosa. Una inquietudine legittima, dunque, perché nessuno conosce l’imprenditore, Andrea Pignataro.

Un bolognese trapiantato in Svizzera la cui società ION è controllata dalla lussemburghese Bessel Capital sàrl che registra sottoscrizioni per 12,7 miliardi da parte di investitori anonimi. In un mondo disordinato ed in guerra di tutti contro tutti, dati sensibili di imprese e famiglie, tecnologie informatiche e poteri di salvezza o di morte di imprese non possono essere consegnate in mani anonime senza conoscerne il destino. Molti media sembrano impauriti nel parlarne mentre governo e opposizioni giocano a rimpiattino.

È il disastro italiano ed il suo crescente declino. In un paese serio il governo, il copasir, i servizi e la guardia di finanza fornirebbero al parlamento informazioni precise perché la posta in gioco è molto alta come ci spiegano quasi ogni giorno gli esperti del settore ritenendo giustamente che il possesso di dati sensibili sono di per sé un’arma potentissima. I servizi stranieri, ma anche i nostri, sono pieni di soldi e il caso descritto impone di scongiurare ogni rischio ai danni di un paese già ampiamente colonizzato.

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