BOLLETTE, DA SETTEMBRE L’ADDEBITO IN CONTO CORRENTE LO GESTISCE IL NUOVO FORNITORE

I clienti passati dal primo luglio dalla maggior tutela alle tutele graduali stanno ricevendo in questi giorni le lettere dagli operatori ai quali sono stati assegnati dalle aste che si sono tenute nel mese di febbraio. I 4,5 milioni inziali, che erano presenti nella maggior tutela a febbraio, erano stati ripartiti tra 7 operatori, tra i quali Enel e Hera si erano aggiudicate la gran parte degli utenti, circa 2,8 milioni. Gli altri operatori sono Edison, Illumia, Iren, A2A e Eon.

Quello che è accaduto nei quattro mesi che hanno separato le aste dal passaggio dei clienti ai 7 operatori, lo scorso primo luglio, è che una quota tra il 20 e il 30 per cento dei clienti è trasmigrata verso il libero mercato, sollecitati probabilmente da operatori diversi da quelli ai quali erano stati assegnati. Secondo alcuni operatori questo passaggio ha interessato circa un milione di clienti in precedenza nella maggior tutela. E questo nonostante il fatto che le tariffe che pagheranno i clienti delle tutele graduali per i prossimi tre anni siano più basse rispetto a quelle di mercato. In occasione della call con gli analisti per la presentazione dei conti dei primi sei mesi del 2024, l’ad di Enel, Flavio Cattaneo, ha dichiarato che anche il gruppo elettrico ha subito un’erosione dei clienti assegnati con le aste, anche le se percentuali di fuoriuscita sono state inferiori alla media di mercato.

Ma torniamo a quanto sta accadendo in questi giorni e quanto accadrà nei prossimi due mesi. Un’altra novità importante, e sinora inedita nel settore delle bollette elettriche, sarà la portabilità da un operatore all’altro dell’addebito dell’importo da pagare sul conto corrente per coloro che hanno fatto la domiciliazione bancaria delle bollette. In realtà non si tratta di una platea molto ampia: secondo le stime la domiciliazione bancaria tra gli utenti della ex maggior tutela aveva una diffusione del 20 per cento rispetto al totale dei beneficiari. Nonostante la complessità di questa procedura è stata trovata una soluzione per metterla in pratica: l’Autorità per l’energia ha approvato nei giorni scorsi una delibera, elaborata sulla base di indicazioni fornite dalla Banca d’Italia, nella quale si stabiliscono le modalità operative per consentire questo processo. Nella sostanza, per il cliente significherà che, se fino a giugno era cliente di A2A, ad esempio, e si trova a passare ad Enel, riceverà verso la fine di settembre una bolletta di quest’ultimo operatore, il quale disporrà direttamente l’addebito in conto a suo favore. I 7 operatori hanno già ricevuto i codici relativi alle posizioni dei nuovi clienti, ma la migrazione effettiva avverrà a settembre. Al cliente non verrà, quindi, richiesta una nuova autorizzazione per l’addebito in conto corrente. Se non vorrà passare al nuovo operatore dovrà attivarsi per revocare la domiciliazione bancaria e dovrà scegliere di passare a un altro operatore, essendo però a quel punto obbligato a passare al libero mercato.

I 3,5-4 milioni di clienti rimasti nelle tutele graduali dovranno fare attenzione a quanto accadrà con la spedizione della prima bolletta da parte del nuovo operatore. Quest’ultimo avrà tutto l’interesse a fidelizzarlo portandolo sul libero mercato: le tutele graduali sono un servizio, il libero mercato rappresenta la base dei clienti di un operatore. Accadrà, quindi, che l’operatore chiederà al cliente delle tutele graduali l’autorizzazione a ricevere materiale commerciale e informativo. Lo scopo è quello di spostare il cliente sul libero mercato, magari offrendo altri prodotti come la vendita della fibra o dell’energia e presentando tariffe finali omnicompresive per questi servizi. Ognuno può scegliere come meglio ritiene, ma va ricordato che le tariffe delle tutele graduali continuano ad essere più convenienti.

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