È atteso al prossimo consiglio dei ministri il via libera al bonus tredicesima. Una delle misure inserite nel decreto legislativo Irpef-Ires, una delle tante deleghe che l’esecutivo vuole approvare per realizzare la riforma fiscale avviata lo scorso anno.
Al ministero dell’Economia stanno facendo le ultime simulazioni, ma l’obiettivo è quello di erogare a fine anno un’indennità una tantum fino a 100 euro nelle tredicesime.
Questo bonus è indirizzato ai lavoratori con reddito fino a 28mila euro. I quali, però devono avere a carico coniuge e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato.
Nel reddito del beneficiario il peso dei familiari a carico deve rispettare i criteri previsti dall'articolo 12, comma 2, del Tuir: reddito non superiore a 2.840,51 €, al lordo degli oneri deducibili, elevato a 4mila € per i figli fino a 24 anni.
Il bonus tredicesima è al momento una misura straordinaria. Come si spiegava in una delle prime bozze circolate, «a causa della limitatezza delle risorse disponibili» sarà erogato al momento soltanto nel 2024 «ai lavoratori che si trovano in condizioni economiche di particolare disagio, anche in considerazione della presenza, nel nucleo familiare, di familiari a carico fiscalmente».
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