BOLLETTE ELETTRICHE, I PREZZI SCENDERANNO DEL 19% MA IL RISPARMIO NON è ASSICURATO. E IL MERCATO LIBERO COSTERà 135€ IN PIù

Le bollette elettriche per il secondo trimestre di quest’anno registrano un significativo decremento del 19,8%. Lo comunica l’ARERA, l’autorità per l’energia e tale riduzione rappresenta l’ultimo aggiornamento trimestrale per i clienti non considerati vulnerabili. A partire dal 1° luglio, infatti, questi ultimi saranno automaticamente trasferiti al “Servizio a Tutele Graduali”, un’iniziativa predisposta per agevolare la transizione al mercato libero dell’energia elettrica, in seguito alla chiusura del mercato tutelato.

Il trend ribassista

L’autorità attribuisce questa significativa diminuzione delle bollette al “trend ribassista” dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, che si è manifestato verso la fine dell’anno precedente e nei primi mesi di quest’anno. Tuttavia, questo beneficio riguarda solo un quarto degli utenti del mercato domestico, dato che già entro il 31 dicembre circa il 73% dei clienti domestici aveva optato per un’offerta nel mercato libero, lasciando solo circa 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabili con il servizio in maggior tutela. Eppure, come ricorda l’Unione Nazionale Consumatori, secondo le stime dei prezzi al kilowattora fornite dall’ARERA, nel 2024 coloro che sono nel mercato libero pagheranno mediamente 135 euro in più rispetto a coloro che rimangono nel mercato tutelato.

Scendono i prezzi, ma le bollette restano onerose

Negli scorsi mesi, nonostante il calo dei prezzi all’ingrosso dell’energia, molti utenti italiani si trovano a fronteggiare bollette luce e gas più onerose. Questo paradossale aumento dei costi è dovuto principalmente all’aumento dell’IVA da un lato e alla potenziale riduzione delle condizioni favorevoli nei contratti dall’altro. A partire dal 1° gennaio, l’IVA sul gas è tornata al livello “ordinario”, determinando un aumento del 10% per gli usi civili (entro i 480 Smc annui) e del 22% per tutti gli altri casi, cifre raddoppiate rispetto a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2022, la quale aveva ridotto l’aliquota al 5%. Questa misura non è stata rinnovata nell’ultima manovra del governo di Giorgia Meloni.

Inoltre, dal 1° aprile non sarà più erogato il contributo straordinario destinato alle famiglie già beneficiarie del bonus luce, il che comporterà una riduzione del bonus elettrico e il ritorno agli importi precedenti all’ultimo trimestre del 2023. I limiti di reddito per l’accesso al bonus luce e gas sono fissati a un ISEE fino a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico e fino a 20.000 euro per famiglie con almeno 4 figli a carico.

2024-03-29T10:31:00Z dg43tfdfdgfd