ACQUA SANT’ANNA ESORDISCE NEL MONDO DELL’ARTE

Siamo abituati a vedere molti brand flirtare con il mondo dell’arte, in primis quelli della moda, ma è ormai prassi consolidata anche nel settore automotive, o in quello del vino. È meno comune invece veder nascere una sinergia tra il mondo dell’arte e quello delle acque minerali: un’eccezione è quella del percorso che vuole intraprendere Acqua Sant’Anna, leader nel settore con un fatturato più che triplicato negli ultimi dieci anni. Dalla fondazione nel 1996, sotto la guida del presidente Alberto Bertone, l’azienda piemontese è cresciuta puntando sulla tecnologia, arrivando a una capacità produttiva di 3,5 miliardi di bottiglie/anno grazie a linee di imbottigliamento di ultima generazione in grado di produrre fino a 81.000 bottiglie/ora: questo ha consentito anche un ampliamento della gamma di prodotto, che oggi include anche i tè freddi SanTHE’, le acque fruttate Fruity Touch, la linea Sant’Anna Beauty e la nuova Sant’Anna PRO.

Ma torniamo all’arte: è in un ampio progetto di “culturalizzazione” dell’azienda, consapevole della sempre maggiore contaminazione tra arte, sociale, etica e inclusione, che si inserisce il primo passo di Sant’Anna nel mondo dell’arte, all’insegna del binomio Arte e Industria. Non mecenatismo o sponsorizzazione, ma una sinergia tra due linguaggi.

La mostra “Acqua - Liquida bellezza”, in programma dall’8 al 24 aprile alla Galleria Still di Milano, presenta infatti oltre cinquanta scatti di Silvano Pupella realizzati a Vinadio, provincia di Cuneo, proprio negli stabilimenti dell’azienda. La produzione, la sorgente, le macchine, i dipendenti diventano i soggetti dello sguardo del fotografo per presentare in un modo diverso la realtà dell’impresa.

Pupella, fotografo già esposto a Torino, Milano e Parigi ma con un passato manageriale, ci mostra il ciclo produttivo del prodotto e anche i volti delle persone che lo animano, vero motore dell’azienda. E dichiara: “Realizzare progetti corporate per mezzo di un linguaggio evocativo è la mia chiave personale per restituire alla collettività una realtà vissuta e non più unicamente immaginata. Tramite lo storytelling visivo porto in superficie le radici dell’azienda; indago ogni frammento della sua storia per raccontare quelle dinamiche e quei sentimenti che stanno alla base di un brand di successo. “Liquida bellezza” intende attuare un processo di sensibilizzazione verso il rapporto che le grandi istituzioni hanno con il pubblico, e conferire la giusta dignità e il corretto rilievo pubblico ai propri dipendenti e collaboratori - in una parola soltanto, al lavoro”.

L’azienda inoltre ha già cominciato a coinvolgere artisti del panorama italiano e internazionale come Alessandro Ciffo, Gérard Courbouleix–Dénériaz, in arte Razzia, e Marco Lodola. Le loro opere saranno poi esposte nella sede aziendale di Orbassano (TO) per impreziosire gli spazi di lavoro.

“Innovazione e creatività, che sempre hanno contraddistinto le nostre scelte strategiche nello sviluppo del business, oggi abbracciano l’arte, un linguaggio valoriale e universale” ha dichiarato Alberto Bertone, Presidente del marchio. “Con questo progetto inauguriamo una nuova strategia comunicativa dell’impresa, e questa è solo la prima tappa del percorso che Acqua Sant’Anna ha deciso di intraprendere e che riserverà nuove sorprese”.

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