A MILANO è ANCORA EMERGENZA ASILI NIDO, OLTRE 3MILA BIMBI RIMASTI FUORI

Il Comune di Milano ha pubblicato le graduatorie per gli asili nido e il quadro è alquanto sconfortante. Al momento restano in attesa di un posto per il prossimo anno 3.293 bambini compresi tra 0 e 3 anni, ossia quattro bambini su dieci.

Pochi posti disponibili

A Milano la disponibilità complessiva è di 8.202 tra strutture comunali, in appalto e nidi privati convenzionati. Per l’anno 2024/2025 il Comune di Milano offre 4.580 posti, decisamente insufficienti a fronte delle 7.778 domande arrivate. Il risultato è che molti bambini sono rimasti fuori dalle graduatorie e possono solo sperare nello scorrimento.

Le sezioni primavera

L’accesso sembra essere più facile, invece, nelle sezioni primavera, tra il nido e la materna, e riservate ai bimbi tra i 2 e i 3 anni. In questo caso le domande sono state 412, tutte accolte.

La corsa agli asili nido privati

L’uscita delle graduatorie ha generato il panico tra i genitori, che si trovano quindi costretti a cercare un soluzione alternativa al più presto. In mancanza di un supporto interno alla famiglia, o per scelta, mamme e papà sono obbligati a rivolgersi privatamente a babysitter oppure a un nido privato, con rette che in media vanno dai 650 ai 750 euro al mese, o molto più alte.

Le rette degli asili nido comunali

Più basse le rette degli asili nido comunali. La quota d’iscrizione annuale è di € 56,20, a prescindere dallo scaglione di riferimento rapportato alla certificazione Isee. Mensilmente, invece, il nido è gratuito con un Isee fino a € 6.500,00, pari a € 111,30 da € 6.500,01 a € 12.500,00, pari a € 250,60 da € 12.500,01 a € 27.000,00 e pari a € 502,20 oltre € 27.000,00 e in caso di assenza dati Isee.

Situazione preoccupante, ma in miglioramento

La situazione degli asili nido a Milano rimane preoccupante, anche se leggermente migliore rispetto allo scorso anno, quando i bambini tra 0 e 3 anni fuori dalle graduatorie pubbliche erano stati 476 in più (3.769). Numeri che dovrebbero portare le istituzioni a cercare al più presto una soluzione per aiutare le famiglie.

(Foto copertina: credit agenzia iStock)

2024-04-18T16:01:10Z dg43tfdfdgfd