La Procura di Venezia ha formulato al Gip la richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e per gli altri indagati (erano in tutto 34) nell’inchiesta per corruzione, denominata ’Palude’, che ha coinvolto il Comune della città lagunare.
Nella richiesta al Gip, i pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini confermerebbero l’impianto accusatorio principale, con le ipotesi di corruzione nei confronti di Brugnaro, del direttore generale e del vicecapo di gabinetto di Ca’ Farsetti, Morris Cerron e Derek Donadini, e dell’ex assessore Renato Boraso. Quest’ultimo ha chiesto di patteggiare la pena e l’udienza è fissata per venerdì 16 maggio.
Fra le richieste di rinvio a giudizio compare anche il nome dell’imprendore cinese Ching Chiat Kwong. Le accuse sono di concorso in corruzione per la trattativa relativa all’area dei Pili, di proprietà di una società del sindaco confluita nel blind trust costituito dopo la sua elezione, e per l’acquisizione a un prezzo giudicato troppo basso di palazzo Papadopoli.
2025-05-12T13:14:44Z