Eurojust e Europol hanno annunciato i risultati di due operazioni che hanno portato all’arresto di diverse persone. La prima riguarda truffe nel settore delle criptovalute con successivo riciclaggio di denaro. La seconda riguarda invece truffe ai danni di utilizzatori di carte di credito. I danni ammontano complessivamente a quasi un miliardo di euro.
Alla prima operazione delle forze dell’ordine hanno partecipato cinque paesi (Germania, Francia, Spagna, Belgio e Cipro), coordinati da Eurojust (European Union Agency for Criminal Justice Cooperation). Sono state arrestate nove persone con l’accusa di aver creato una dozzina di false piattaforme per investimenti in criptovalute.
Il modus operandi è purtroppo noto e molto diffuso. Le ignare vittime vengono “adescate” in vari modi (annunci pubblicitari, post sui social media, falsi testimonial famosi, articoli fake o chiamate dirette), promettendo facili guadagni. All’inizio sembrano effettivamente investimenti redditizi (i cybercriminali mostrano profitti inesistenti). Quando chiedono il rimborso, gli utenti non ottengono nulla.
In base alle stime, i cybercriminali hanno rubato e riciclato oltre 600 milioni di euro. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 800.000 euro su conti correnti, 415.000 euro in criptovalute e 300.000 in contanti.
Alla seconda operazione (Operation Chargeback) ha partecipato anche l’Italia con la Polizia di Stato (squadra mobile di Novara), insieme alle forze dell’ordine di Spagna, Germania, Cipro, Lussemburgo, Olanda, Canada, Singapore, Regno Unito e Stati Uniti.
In questo caso sono state arrestate 18 persone, tra cui cinque dirigenti di quattro PSP (Payment Service Provider) tedeschi. Dopo aver rubato i dati delle carte di credito di milioni di utenti, l’organizzazione criminale ha aperto 19 milioni di account in 193 paesi e sottoscritto abbonamenti a diverse piattaforme (siti per adulti, dating e streaming).
Le piattaforme erano fasulle e raggiungibili solo tramite link o URL diretto (non erano indicizzate dai motori di ricerca). Servivano solo per riciclare i soldi rubati. Per non destare sospetti nelle vittime venivano eseguite solo transazioni inferiori a 50 euro. I danni causati dalla truffa ammonta a circa 300 milioni di euro.
Leggi l'articolo originale >> Truffe crypto e carte di credito: arresti e sequestri
2025-11-05T13:33:48Z