Meta, l’azienda a capo di Facebook, Instagram e WhatsApp, è finita sul banco degli imputati. Tra i capi d’accusa che l’Oversight Board ha presentato ci sono i troppi contenuti fraudolenti pubblicati e sponsorizzati sui suoi social network. Un’accusa molto forte che il consiglio di vigilanza ha esposto senza alcuna remora nel documento pubblicato.
Infatti, si legge: “È probabile che Meta consenta la pubblicazione di quantità significative di contenuti truffaldini sulle sue piattaforme per evitare di imporre eccessivamente un piccolo sottoinsieme di autentiche sponsorizzazioni di celebrità. I revisori su larga scala non hanno il potere di far rispettare questo divieto a contenuti che creano una falsa identità o fingono di essere una persona famosa al fine di truffare o frodare“.
Nello specifico, Meta avrebbe comunicato di “applicare la politica solo in caso di escalation, per garantire che la persona raffigurata nel contenuto non abbia effettivamente approvato il prodotto”. Inoltre, “l’interpretazione di ciò che costituisce una ‘persona falsa’ da parte dei singoli recensori potrebbe variare da regione a regione e introdurre incongruenze nell’applicazione“.
Un portavoce di meta ha risposto sostenendo che “molte delle affermazioni del consiglio di amministrazione sono semplicemente inaccurate“. In particolare ha commentato: “Le truffe sono cresciute in dimensioni e complessità negli ultimi anni, alimentate da spietate reti criminali transfrontaliere”.
Ha poi continuato: “Man mano che questa attività è diventata più persistente e sofisticata, sono aumentati anche i nostri sforzi per contrastarla. Stiamo testando l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale, contrastando con forza le truffe e consentendo alle persone di proteggersi attraverso diversi strumenti e avvisi di sicurezza sulla piattaforma. Pur apprezzando il parere dell’Oversight Board in questo caso, molte delle affermazioni dell’Oversight Board sono semplicemente inesatte e risponderemo alla raccomandazione completa entro 60 giorni, in conformità con lo statuto“.
La preoccupazione di molti è l’aumento e la diffusione di truffe che sfruttano deepfake di intelligenza artificiale di celebrità. A questo si aggiungono anche annunci che sono palesemente delle truffe come la campagna phishing che sfrutta Decathlon su Facebook.
Leggi l'articolo originale >> Troppi contenuti fraudolenti: Meta nel mirino dell'Oversight Board
2025-06-11T08:00:32Z