Dopo aver limitato l’accesso al porno, la Francia si appresta ad applicare un giro di vite anche ai social network. Ad annunciarlo è direttamente Emmanuel Macron, manifestando l’intenzione di vietare l’accesso alle piattaforme per i giovani con età inferiore a 15 anni.
La volontà è quella di forzare l’Europa a introdurre una regola ad hoc nell’immediato, altrimenti il paese si organizzerà in modo autonomo. Un eventuale iter legislativo potrebbe non essere così rapido. Queste le sue parole, raccolte durante un intervento in una scuola di Nogent.
Dobbiamo vietare i social media ai minori di 15 anni. Concedo alcuni mesi per avviare la mobilitazione europea. Altrimenti, inizieremo a farlo in Francia. Non vediamo l’ora.
La discussione in merito alla potenziale influenza negativa dei social sui più giovani non è certo cosa nuova. Nel territorio è però tornata in auge in seguito un fatto di cronaca che ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica. Nei giorni scorsi, proprio a Nogent, un adolescente di soli 14 anni ha accoltellato e ucciso un membro dello staff in una scuola media, durante un controllo di routine degli zaini eseguito all’ingresso. È stato ferito anche un agente di polizia presente. Nel mese di aprile, un suo coetaneo aveva attaccato quattro compagni di classe, uccidendone uno, sempre con un coltello.
Naturalmente, non è stata dimostrata alcuna correlazione diretta tra l’omicidio e le piattaforme. Non è certo che il comportamento sia stato innescato dai contenuti trovati o condivisi online.
Piuttosto, un allarme concreto riguarda le armi portate a scuola e all’interno dei campus. Il numero dei casi nel paese è aumentato di recente in modo significativo e preoccupante, a tal punto da spingere il ministero dell’educazione ha introdurre, in primavera, il controllo degli zaini. In soli due mesi sono stati confiscati 186 coltelli e arrestate 32 persone.
Leggi l'articolo originale >> Social vietati fino ai 15 anni: il pressing della Francia
2025-06-11T07:28:16Z