Vendita di bambole gonfiabili pedopornografiche. Sarebbe questa l'accusa mossa dall'Autorità per la Concorrenza e la Repressione delle Frodi francese al colosso dell'e-commerce cinese SHEIN. La notizia arriva alla vigilia dell'apertura di un punto vendita fisico del marchio nel cuore di Parigi. Una novità che aveva fatto storcere la bocca ai commercianti francesi.
Il ricorso dell'Autorità francese ha obbligato Shein a eliminare il prodotto dal sito web. Il quotidiano francese Le Parisien ha pubblicato la foto di una di queste bambole, raffigurante una bambina che tiene in mano un orsacchiotto di peluche, accompagnata da una descrizione esplicitamente sessuale. Il costo del prodotto si aggirava intorno ai 186,94 euro. Il ministro dell'Economia Roland Lescure ha definito i prodotti “orribili e illegali”, annunciando che se episodi simili dovessero ripetersi, la Francia «sarà nel suo pieno diritto di chiedere l'esclusione di Shein dal mercato nazionale».
🔴 SUIVI - #FaitsDivers : Une pétition demande l’identification des acheteurs d’une poupée sexuelle représentant une fillette, vendue sur la plateforme #Shein.
Face à l’indignation, la marque chinoise affirme avoir retiré la figurine de 80 cm, représentant une enfant tenant un… pic.twitter.com/D0SYtQk9kY
— FranceNews24 (@FranceNews24) November 2, 202
Il colosso cinese si difende
Shein ha diffuso un comunicato in cui dichiara di aver «rimosso immediatamente i prodotti incriminati» e di aver «avviato un'indagine interna per individuare i fornitori coinvolti». L'azienda si è dichiarata profondamente dispiaciuta per l'accaduto, assicurando di essre contraria alla vendita di qualsiasi contenuto o articolo che promuova la sessualizzazione dei minori. Ma la risposta non è stata sufficiente per placare l'indignazione pubblica e istituzionale, con numerosi esponenti politici e associazioni per la tutela dei minori che chiedono sanzioni esemplari contro il gruppo cinese.
Questo "passo falso" compiuto da Shein avviene in un momento fondamentale per l'azienda. Pur essndo finita nel mirino delle autorità per pratiche commerciali scorrette e violazioni sulla trasparenza dei materiali utilizzati, il marchio cinese sta cercando di ripulire la propria immagine in Francia e, in generale, in Europa con l'apertura del suo primo negozio fisico nel cuore di Parigi, all'interno del prestigioso Bazar de l'Hôtel de Ville. Nel 2025, la società è stata sanzionata tre volte in Francia per pubblicità ingannevole e mancato rispetto delle normative cookie e sulla tracciabilità del prodotto per un totale di 191 milioni di euro.
2025-11-04T12:16:58Z