PINARELLO, IL MILIARDARIO GLASENBERG (GLENCORE) PUNTA ALLE BICI MADE IN ITALY

Che il ciclismo italiano piacesse ai private equity lo si è visto. Ora però scopriamo che piace anche ai miliardari e la storia di Pinarello lo dimostra. Oltre al fondo belga Rivean e al colosso olandese Accell (già proprietario dei marchi Atala, Babboe, Batavus e Carraro Cicli), di proprietà di Kkr, per rilevare Pinarello si sarebbe fatto avanti anche Ivan Glasenberg, ex ceo del big minerario anglo-svizzero Glencore. Secondo la Tribuna di Treviso, il miliardario appassionato di triathlon, nei giorni scorsi ha visitato lo stabilimento di Fontane di Villorba (Treviso), quartier generale dell’azienda creata nel 1952 dalla maglia nera del Giovanni «Nani» Pinarello, per acquistare una Bolide, la bicicletta usata Filippo Ganna. In realtà, pare, dopo aver seguito il , per toccare con mano i meccanismi della fabbrica veneta e prendere poi contatti con l’advisor Houlihan Lokey.

Pinarello, chi comanda nella società delle bici

A mettere sul mercato l’azienda ciclistica è L Catterton, l’operatore di private equity nato dalla joint venture tra L Capital (il private equity del lusso Lvmh) e Catterton, che aveva rilevato Pinarello nel 2016 con i fondi L Catterton Europe e L Catterton North American growth fund e a cui fa capo la maggioranza. Il figlio del fondatore, Fausto Pinarello, detiene una quota di minoranza del 19,79%. A guidare l’azienda è Antonio Dus, che ha una quota dell’1,05%.

Fatturato raddoppiato

L Catterton ha informato della sua volontà di uscire e così il presidente Pinarelloha pensato di tornare in sella, ma con un gregario solido accanto. Il fatturato di Pinarello è quasi raddoppiato dal 2015, quando era poco sotto i 50 milioni di euro. Nel 2022 ha visto il giro d’affarsi attestarsi a quasi 84 milioni di euro. Non è la prima volta che la finanza fa le sue incursioni nel mondo delle due ruote: a Natale 3T, marchio iconico di biciclette, era passato al family office UTurn Investments mentre Alete Bikes, controllata dal private equity Trilantic Europe, aveva firmato un accordo vincolante per acquisire Cicli Esperia dalle famiglie fondatrici Zanaga e Turato, anch’esse venete. E poi Asobi Ventures, il family office di Victor Luis, aveva rilevato la maggioranza di Gruppo srl, detentore del produttore italiano di biciclette Cinelli e dello storico produttore di tubi per telai Columbus e nel maggio 2020, invece, il fondo di Abu Dhabi Chimera Investments Llc aveva acquistato la maggioranza di Colnago.

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