PANAMA, IL CANALE RESTA «A SECCO»: ECCO PERCHé AUMENTERANNO I COSTI DEL TRASPORTO MARITTIMO

Le società di trasporto fanno a gara per riuscire a transitare per il Canale di Panama dopo le nuove restrizioni imposte a causa di una delle peggiori siccità mai registrate. Il numero di navi che possono attraversare il canale sarà ridotto ulteriormente nei prossimi mesi. Dalle attuali 31 navi al giorno il limite scenderà a 25 nel corso di novembre per arrivare a sole 18 a partire da febbraio 2024, vale a dire circa la metà delle imbarcazioni che transitano per il canale a condizioni normali. Alcune società pur di ottenere la precedenza nelle liste d’attesa sono disposte a pagare cifre milionarie: il gruppo giapponese Eneos ha pagato quasi 4 milioni di dollari per superare i concorrenti e aggiudicarsi il transito.

Costo dei trasporti in salita

«La situazione a Panama è peggiorata ulteriormente. Questo avrà pesanti ricadute sui costi del trasporto marittimo - dice Paolo d’Amico, presidente e amministratore delegato di d’Amico International Shipping, società specializzata nel mercato delle navi cisterna -. Non avrà impatto sul commercio europeo, perché quello perché gli scambi commerciali Europa-Asia transitano per il canale di Suez, ma su quello tra Stati Uniti e Asia e su tutte le compagnie europee come la nostra che servono anche quelle rotte». Dato che i nuovi vincoli sono stati annunciati per tempo, le compagnie hanno modo di riorganizzare le rotte, ragion per cui d’Amico non vede un rischio di nuovi colli di bottiglia sul fronte delle forniture mentre è certo che sul fronte dei prezzi l’impatto sarà significativo per le aziende coinvolte e anche per i consumatori americani, se le limitazioni dovessero andare avanti oltre febbraio.

D’Amico International Shipping

La società ha registrato un utile netto di 48,9 milioni di dollari nel terzo trimestre 2023, in aumento rispetto ai 43,6 milioni raggiunti lo scorso anno nello stesso periodo, arrivando a superare i 148 milioni di dollari nei primi nove mesi del 2023. I «La domanda di quest’anno è stata supportata da diversi fattori, tra cui gli stravolgimenti dei flussi commerciali di petrolio a causa delle sanzioni imposte da Ue e Stati Uniti contro la Russia. L’Europa, ad esempio, ha dovuto rifornirsi di diesel negli Stati Uniti, in Medio Oriente e in misura minore in Cina e India. Le rotte quindi si sono allungate, determinando un aumento dei costi», spiega l’ad di d’Amico International Shipping. A fine settembre 2023 l’indebitamento netto della società era sceso a 264,6 milioni di dollari, rispetto ai 409,9 milioni di inizio anno. Nei primi nove mesi del 2023 le attività operative hanno generato cassa per 224,37 milioni di dollari. Sulla base dei risultati trimestrali, il cda ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2024 (relativo all’esercizio 2023) pari a un ammontare lordo di 20.025.983,50 dollari corrispondente a 0,141 dollari per azione. La cedola sarà staccata lunedì 27 novembre 2023 e messa in pagamento dal 29 novembre.

I prezzi del petrolio trainano il mercato

«A sostenere la domanda ha contribuito anche l’aumento e la volatilità del prezzo del petrolio che ha creato interessanti opportunità di arbitraggio, e margini di raffinazione molto solidi soprattutto sulla benzina nella prima metà dell’anno e sul diesel successivamente, in aggiunta al processo di sostituzione delle raffinerie più vecchie con unità più moderne ed efficienti, situate più lontano dalle principali regioni consumatrici», aggiunge d’Amico. «Anche per il 2024 mi attendo un mercato in forza - dice il presidente e ad di d’Amico International Shipping - . Una variabile di cui tenere conto è il conflitto in Medio Oriente, al momento non sta pesando più di tanto. Chiaramente se ci fosse un’escalation e un allargamento del conflitto all’Iran, andremmo incontro a possibili choc petroliferi con ricadute pesanti per il nostro settore e per tutta l’economia europea. Ma al momento questo scenario appare improbabile, anche se è sempre difficile fare previsioni».

2023-11-20T15:32:27Z dg43tfdfdgfd