MUSK IN CRISI, LE STARSHIP CONTINUANO A ESPLODERE

Un’accelerazione dei test di lancio. È stata questa la risposta di Elon Musk, fondatore e proprietario di SpaceX, al fallimento dell’ultimo test della navetta Starship. L’idea prospettata è quella di aumentare il ritmo dei test a tre o quattro mensili. Un’accelerazione decisamente importante nonostante il ritmo seguito finora fosse già impegnativo per un imprenditore privato. Solo la Cina, come Stato, è stata in grado di stargli appresso.

Il 19 giugno, il test dell’ultima navetta Starship di SpaceX è risultato il quarto fallimento dall’inizio dell’anno, il secondo consecutivo per la navetta spaziale che secondo i piani “propagandati” da Elon Musk dovrebbe portare l’umanità su Marte. Nell’ultimo test è esplosa a terra, provocando probabili danni alla struttura di lancio e, ragionevolmente, ritardando ulteriormente il programma. Questo spiegherebbe l’accelerazione dei test.

Il patron di SpaceX, sebbene consideri ogni fallimento un passo avanti per il successo, potrebbe però avere qualche problema in futuro. La Starship è parte integrante del programma Artemis della NASA per riportare l’uomo sulla Luna, e come tale ben finanziato. Ai problemi tecnici potrebbero aggiungersi ulteriori elementi di difficoltà per Musk, se la fiducia riposta nella sua azienda da parte dell’agenzia spaziale statunitense venisse a mancare, dopo il recente dissidio con il Presidente Donald Trump. Certo, non suona a suo favore la scelta del suo ex alleato alla Casa Bianca, Mister Potus, di cancellare l’ipotesi di nominare nuovo Amministratore della NASA Jared Isaacman, imprenditore miliardario, fondatore della società di pagamenti Shift4 e figura strettamente legata alle missioni spaziali private condotte da SpaceX. Proposto a Trump dallo stesso Musk, era considerato un possibile alleato strategico, non solo a livello imprenditoriale, ma anche simbolico per la nuova visione del settore aerospaziale USA.

Non è da escludere che l’annunciata accelerazione dei test sia il classico rilancio di Elon Musk per far muovere a suo favore i titoli non solo di SpaceX, ma di tutte le sue aziende, compresa Tesla, il polmone economico dell’imprenditore. Ultimamente, il mercato europeo dell’auto ha penalizzato Tesla, preferendole la più economica, ma altrettanto tecnologicamente evoluta, marca cinese BYD (Build Your Dream). Se la Tesla di Elon Musk ha visto un calo di vendite del 50%, l’azienda cinese ha visto un incremento del 350%. Certo, sono numeri relativi, ma impongono delle scelte. Non stiamo parlando di una possibile bancarotta, ma solo di un necessario assestamento messo in bilico da alcune scelte di parte che non si sono rilevate compatibili con l’attività imprenditoriale. La SpaceX che oggi è quotata 350 miliardi di dollari, ha una previsione di valore per il 2040 di 1.000 miliardi.

2025-06-24T09:03:30Z