LOMBARDIA, SVOLTA GREEN: LIMITI RECORD PER LE BIOMASSE E 33,8 MILIONI PER RIQUALIFICARE GLI EDIFICI PUBBLICI

La Lombardia alza l’asticella della sostenibilità ambientale con due provvedimenti che potrebbero ridisegnare il futuro energetico della regione. L’entrata in vigore della DGR 3649, che impone standard emissivi senza precedenti per gli impianti a biomassa, si accompagna al lancio del bando SEED PA, che mette sul piatto 33,8 milioni di euro per trasformare gli edifici pubblici in modelli di efficienza energetica.

Una normativa che anticipa l’Europa

La Delibera di Giunta Regionale n. 3649, stabilisce quello che molti esperti definiscono un primato mondiale: da ottobre 2026, le caldaie a biomassa civili con potenza superiore ai 35 kW – quelle tipicamente utilizzate nei condomini – dovranno rispettare un limite di emissioni di particolato di appena 1 mg/Nm³ in pianura.

Un valore che coincide con la soglia stessa di misurabilità e che risulta tre volte più severo rispetto alle proposte europee ancora in discussione. Le tecnologie più avanzate già disponibili sul mercato possono scendere fino a 0,2 mg/Nm³, dimostrando che l’obiettivo, per quanto ambizioso, è tecnicamente raggiungibile.

“La nuova DGR rappresenta un cambio di paradigma per il nostro settore”, spiega Paolo Giarda, Responsabile Relazioni Istituzionali di Carbotermo, azienda specializzata in centrali termiche a biomassa. “Finalmente viene riconosciuto il potenziale delle biomasse non solo come fonte rinnovabile, ma anche come tecnologia in grado di garantire livelli emissivi estremamente bassi, pari a quelli del gas. È un’opportunità per innovare e investire in soluzioni tecnologiche che coniughino sostenibilità, indipendenza energetica ed efficienza economica”.

Il bando SEED PA: edifici pubblici più verdi

Parallelamente, il bando SEED PA (Sostenibilità ed Efficienza Energetica degli EDifici Pubblici) operativo dal 12 maggio 2025, destina 28,5 milioni di euro per interventi su scuole, biblioteche, municipi, palestre e centri civici, mentre 5,35 milioni sono riservati alla riqualificazione energetica delle residenze SAP (Servizi Abitativi Pubblici) gestite da ALER e Comuni.

Gli interventi finanziabili spaziano dall’efficientamento dell’involucro edilizio all’ottimizzazione degli impianti tecnologici. Significativa l’inclusione esplicita delle caldaie a biomassa di nuova generazione tra le soluzioni ammesse, purché rispettino i nuovi standard della DGR 3649.

L’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione ha sottolineato che l’obiettivo è ridurre di almeno un terzo le emissioni degli edifici pubblici riqualificati, con benefici tangibili sia per i bilanci degli enti locali che per la qualità dell’aria respirata dai cittadini.

Una strategia integrata per il clima

I due provvedimenti non sono iniziative isolate ma tasselli di una strategia più ampia. La Lombardia dimostra di voler guidare, non seguire, la transizione ecologica europea. Le biomasse, spesso considerate controverse, vengono rilanciate come soluzione pulita quando gestite con tecnologie all’avanguardia, capaci di abbattere fino al 90% le emissioni climalteranti rispetto al gas naturale.

La scelta di investire contemporaneamente su normative stringenti e incentivi economici crea un circolo virtuoso: da un lato si alzano gli standard ambientali, dall’altro si forniscono le risorse per raggiungerli. Un approccio che potrebbe fare scuola, dimostrando che la sostenibilità non è solo un costo ma un’opportunità di innovazione e sviluppo.

Con questi provvedimenti, la Lombardia si candida a laboratorio nazionale per politiche ambientali che uniscono ambizione climatica e pragmatismo economico, tracciando una strada che altre regioni potrebbero presto seguire.

2025-06-10T13:33:36Z