LA RUSSIA STA BANNANDO DISCORD: TIMORE PER LA COMUNITà ONLINE

Le autorità russe stanno valutando la possibilità di bloccare Discord, accusando la piattaforma di violazioni legali non meglio precisate. Secondo quanto riportato dal quotidiano Kommersant, il divieto potrebbe essere messo in atto a breve.

Pare che il primo passo verso un possibile blocco sia già stato compiuto: dal 20 settembre, l'agenzia di controllo dei media russa, Roskomnadzor, ha emesso cinque diverse decisioni che potrebbero giustificare una messa al bando della piattaforma. Sebbene le motivazioni esatte non siano state rese note, non è insolito che i regimi autoritari ricorrano a processi burocratici complessi per giustificare simili provvedimenti.

Durante il mese di settembre, molti utenti russi hanno lamentato problemi di accesso a Discord, con interruzioni periodiche che hanno colpito sia la versione web che quella mobile del servizio. Molti di questi utenti hanno iniziato a utilizzare VPN per aggirare le restrizioni, un segnale preoccupante per la comunità online.

Mosca ha già inflitto una multa a Discord

Se il divieto fosse confermato, tra i più colpiti sarebbero i videogiocatori e gli sviluppatori russi. Discord, infatti, è ampiamente utilizzato come strumento di comunicazione all'interno della comunità di gaming, sia a livello locale che internazionale. Vasily Ovchinnikov, presidente dell'Organizzazione russa per lo sviluppo dell'industria dei videogiochi, ha sottolineato come molti sviluppatori utilizzino Discord per rimanere in contatto con le proprie comunità e fornire supporto tecnico.

A peggiorare la situazione, un tribunale di Mosca ha inflitto a Discord una multa di 3,5 milioni di rubli, pari a circa 37.675 dollari, accusando la piattaforma di non aver limitato l'accesso a contenuti considerati illegali secondo le leggi russe.

Questa multa potrebbe essere un ulteriore indizio di un imminente blocco completo del servizio nel paese. Se il divieto dovesse essere confermato, Discord si aggiungerebbe a una lunga lista di piattaforme digitali che le autorità russe hanno limitato o bloccato, complicando ulteriormente la comunicazione tra utenti russi e il resto del mondo.

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