Entrare in punta dei piedi nel mondo del gaming per intercettare i più giovani. In un mercato dove il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si allarga sempre di più, occorre rompere gli schemi e pensare in modo diverso. L’agenzia per il lavoro Synergie, nata in Francia nel 1969 ma ormai da 25 anni presente in Italia con oltre 160 filiali e 1300 dipendenti, è alla ricerca di soluzioni valide per coprire il gap occupazionale. Si occupa di ricerca di personale a tutto campo e in particolare di lavoro in somministrazione, introdotto nel 2003 dalla legge Biagi e adesso è al centro, insieme ai contratti a tempo determinato generici, del terzo quesito referendario dell’8-9 giugno per la reintroduzione dell’obbligo di indicare una finalità anche per i contratti al di sotto dei 12 mesi. Il punto di partenza è che oggi il lavoro non manca, per chi lo cerca. « Le cose sono cambiate molto rispetto al passato - racconta Marco Valsecchi, ceo di Synergie Italia - e oggi il candidato si trova in una posizione di forza, anche quando si tratta di qualifiche meno specializzate ha almeno un paio di opportunità tra le quali scegliere».
Una premessa che sta generando un cambiamento culturale profondo: il candidato cerca non un impiego ma un’azienda che rispecchi il suo set di valori, che gli consenta non solo di vivere ma anche di esprimersi, partecipando alla gestione in maniera diretta. Parlando di profili i più richiesti sono quelli in ambito Stem: le aziende cercano circa 15mila ingegneri - spesso in maniera errata perché ci sono figure tecniche alternative più adatte per molte mansioni – e informatici con varie specializzazioni. «Stiamo assistendo ad un raccordo tra il mondo It e quello ingegneristico, se l’automotive è in crisi ed è improbabile che torni ai livelli passati, il settore delle batterie ma anche quelli dell’aerospazio e della cantieristica navale dove l’Italia è forte, sono in espansione. Analogo discorso per la Difesa» spiega Valsecchi. Altissima anche la richiesta di operai generici e di addetti alla logistica. « In realtà molti clienti chiedono di assumere ingegneri ma poi, andando nello specifico, ci accorgiamo che hanno bisogno di figure tecniche specializzate che sono necessarie per riuscire a mantenere le aziende innovative - sottolinea Valsecchi -. Gli ITS sono essenziali in questo senso e noi come Synergie stiamo iniziando a muoverci, al fianco delle aziende, per favorire la nascita di altri istituti». L’inverno demografico è un problema reale e per combatterlo serve investire sui giovani, combattendo il fenomeno dei Neet prima della sua insorgenza. In che modo? Facendo formazione nelle scuole con iniziative sull’uso consapevole degli strumenti digitali che ha coinvolto oltre 5mila studenti in tutta Italia e avviando i percorsi di alternanza scuola-lavoro. «Per agganciare i giovanissimi abbiamo due strumenti: lo sport e il gaming » dice Valsecchi. Invece di demonizzarli Synergie ha pensato di trasformare i video-games in uno strumento educativo per preparare i giovani al mercato del lavoro. Il gioco, spesso fatto in gruppo, allena il pensiero strategico, il problem solving la collaborazione e la capacità di agire in contesti in continua evoluzione, la leadership. «Siamo ancora in una fase di studio di questo mondo, ma siamo convinti che in questo modo riusciremo a intercettare giovani talenti per il momento “nascosti”» continua Valsecchi. Synergie si occupa di tutti i “livelli” del lavoro dallo stage ai tirocini sino ai dirigenti.
Con la nuova divisione Executive, ad esempio, punta a fornire manager “temporanei” ad aziende che per pensionamenti, crisi o altri imprevisti si ritrovino sprovvisti. « In certi casi la terziarietà è essenziale così come la possibilità di conoscere la persona prima di assumerla. Da questo punto di vista il lavoro in somministrazione che rappresenta oggi in Italia ancora una nicchia, dà ottimi risultati perché il 90-95% viene poi assunto dall’azienda presso la quale ha lavorato o comunque tramite l’azienda accede ad un altro impiego in pianta stabile». In Italia appena l’1,8% dei lavoratori è assunto tramite somministrazione, in Olanda e Francia la percentuale è del 4%. Synergie ogni giorno di fatto dà lavoro a circa 25mila persone. Tra le novità positive la mancanza di discriminazioni di genere, ormai nessuno chiede più lavoratori “uomini” e generazionali visto che la carenza di personale (e l’esperienza) avvantaggiano anche gli over 50. « Il problema semmai per le donne è la parità di trattamento economico con gli uomini, poi il prossimo passo sarà la parità nelle posizioni di leadership » spiega il ceo. Sul fronte dell’inclusione nel 2025 ci sarà la prima giornata di reclutamento rivolta alle persone diversamente abili con l’obiettivo di valorizzare le loro competenze. In media i contratti hanno una durata di sei mesi, il termine massimo è 24, ma ci sono anche contratti assai più “brevi”, ad esempio, nel settore della ristorazione e dell’assistenza domestica. Dall’Intelligenza artificiale generativa arriva un grosso aiuto nella fase di selezione che consentirà di “interrogare” il data base di oltre 4milioni di curriculum del gruppo per individuare i candidati più adatti alle richieste del cliente, dai titoli accademici alle soft skills. “La digitalizzazione è un processo inarrestabile ma, vista anche la difficoltà nel reperire il personale, abbiamo notato una forte richiesta di prossimità da parte delle aziende: avere una filiale vicina, in grado di selezionare candidati sul territorio è essenziale» conclude Valsecchi. In questa direzione va il piano di ampliamento presentato nei mesi scorsi che prevede l’apertura di altre 100 sedi sul territorio.
2025-06-09T16:10:03Z