BCE, NUOVO TAGLIO DA 25 PUNTI BASE: TASSO AL 2,25%. «I DAZI HANNO DETERIORATO PROSPETTIVE EUROZONA»

La Bce taglia i tassi di 25 punti base per la settima volta da giugno scorso e porta il tasso sui depositi, quello di riferimento, da 2,50% a 2,25%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali cala da 2,65% a 2,40%, quello sui prestiti marginali da 2,90% a 2,65%.

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Le motivazioni

«L'economia dell'area dell'euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali. È probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l'area dell'euro»: lo afferma la Bce al termine del consiglio direttivo.

La Bce, nel suo comunicato stampa sui tassi d'interesse, ha abbandonato il riferimento alla condizione "restrittiva" dei tassi d'interesse, una decisione che riflette probabilmente il fatto che i tassi sono ora in area "neutrale". Nel suo comunicato di marzo la banca centrale spiegava che «la politica monetaria diviene sensibilmente meno restrittiva», una formula ora del tutto abbandonata.

Gli effetti sulle borse

Si mantengono fiacche le principali borse europee dopo l'annuncio della Bce sui tassi, in calo dello 0,25% come da stime, mentre i future Usa sono contrastati. Nell'ultima seduta prima di Pasqua la meno debole è Madrid (-0,15%), Milano cede circa lo 0,3%, Francoforte e Londra lo 0,6% e Parigi lo 0,8%. In rialzo a 119 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento italiano in rialzo di 2,8 punti al 3,72%, al pari di quello tedesco che sale invece al 2,53%. Risale il dollaro a 0,88 euro e 0,76 sterline, mentre appare piatto l'oro (+0,07% a 3.330,07 dollari l'oncia). In rialzo anche il greggio (Wti +1,3% a 63,28 dollari al barile) e il gas (+0,23% a 35,4 euro al MWh). Segno meno per tutti i settori, a partire da quello dei semiconduttori con Asml (-1,13%) e Infineon (-0,6%). Più cauta Stm (-0,2%). Deboli gli automobilistici Bmw (-0,94%) e Mercedes (-0,64%), poco mosse invece Stellantis ( e Ferrari (-0,3% entrambe). In campo bancario cedono Unicredit (-0,91%), Bper (-0,8%), Intesa (-0,72%) ed Mps (-0,71%), la cui assemblea degli azionisti è in corso per deliberare sull'aumento di capitale a servizio dell'offerta di scambio su Mediobanca (+0,03%). Deboli Bnp (-1,03%), SocGen (-0,782%), e Commerzbank (-0,8%).

2025-04-17T12:48:25Z