(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Si muovono prudenti le Borse europee mentre gli investitori fanno i conti con le future scelte della Fed, la cui stretta monetaria si avvia alla conclusione grazie al calo dell’inflazione (come testimonia il rally di Wall Street). Ma a Milano tutti gli occhi sono puntati su Mps dopo il blitz del ministero dell’Economia che ha chiuso con un’operazione lampo la cessione del 25% del capitale per un incasso per lo Stato di 920 milioni. Una mossa che potrebbe far ripartire di colpo il risiko bancario.
Nel corso della giornata sono attesi anche l’intervento di Christine Lagarde (Bce) e, a mercati chiusi, i verbali dell'ultima riunione politica della Federal Reserve, dai quali gli investitori sperano di tranne indicazioni sul destino dei tassi d’interesse.
Si muovono sotto la parità il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 30 di Francoforte, l’AEX di Amsterdam e l’IBEX 35 di Madrid
I future indicano un'apertura in lieve calo a Wall Street. Si attendono le trimestrali del settore retail e di Nvidia, i dati sulle vendite di case e i verbali dell'ultima riunione della Fed. L'attenzione resta sul settore tech e sulla saga Microsoft/OpenAI, con al centro Sam Altman, licenziato dalla start-up e subito assunto dal gigante di Redmond; una mossa che, alla vigilia, ha garantito al titolo di Microsoft un rialzo di oltre il 2% e l'ennesima chiusura record delle ultime due settimane. Nel premercato, il titolo di Microsoft cede lo 0,6%. Ricavi e utili in rialzo e sopra le attese, invece, per la catena Dick’s Sporting Goods, che ha così alzato la guidance per l'intero anno, dopo aver precedentemente deciso di tagliare l'outlook a causa dei furti. Nel premercato, il suo titolo guadagna oltre l'8%. Dopo la chiusura dei mercati, attesa per la pubblicazione della trimestrale di Nvidia, una delle società che maggiormente sta beneficiando del boom dell'intelligenza artificiale, dall'inizio dell'anno, il titolo ha guadagnato finora il 245%, mentre nel premercato è in calo dello 0,3%. Per gli esperti, la società comunicherà ricavi in rialzo del 170%. Passando alla Fed, un altro aumento dei tassi d'interesse è praticamente escluso dagli analisti, che invece credono possibile un primo taglio già a marzo, esattamente due anni dopo l'inizio del ciclo di rialzi. Per quanto riguarda le vendite di case esistenti, gli analisti si aspettano, per ottobre, un calo dell'1,5%, ai minimi degli ultimi 13 anni.
Nell’attesa, il risiko bancario per ora non "accende" Piazza Affari. Banca Mps, che in avvio non ha fatto prezzo, ha poi aperto a -5% allineandosi così al valore di cessione del pacchetto del Mef (pari a 2,92 euro ad azione). A Piazza Affari è infatti il grande giorno di Rocca Salimbeni, tra girandole di voci su possibili M&A, trattative Mef-Ue per i tempi di uscita dal capitale e ipotesi di ritorno al dividendo prima del previsto. Giù anche Banco Bpm, che alcuni vorrebbero in matrimonio con l'istituto senese, e Unicredit che le nozze le ha sfiorate in passato. Vendite anche su Saipem, dopo l’annuncio della vigilia di un buyback da 200 milioni su alcuni bond, e Telecom Italia, in scia alle altre tlc europee, mentre per gli analisti il debito di Open fiber potrebbe accelerare una possibile integrazione tra le due reti e far così scattare gli earn-out relativi all’offerta Kkr. Tra le poche a salvarsi Banca Mediolanum, A2a e Erg.
Sul mercato valutario, l’euro è stabile a 1,0944 dollari. Sul fronte energetico, gas piatto attorno ai 45 euro al MWh, petrolio Brent ben sopra gli 80 dollari, mentre il Wti si aggira attorno ai 77 dollari.
Stabile lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco, infatti, si attesta a 173 punti base, invariato rispetto al riferimento della vigilia. In flessione il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato una prima posizione al 4,30% dal 4,34% del finale del 20 novembre.
Le obbligazioni e le azioni dei fondi immobiliari cinesi hanno guadagnato dopo che le autorità della Repubblica popolare hanno iniziato a redigere una lista di 50 imprese immobiliari che potranno beneficiare di finanziamenti. Si tratta dell’ultima mossa di Pechino per sostenere il settore immobiliare in difficoltà. L’indice dei costruttori cinesi ha guadagnato fino al 7,6% nelle prime contrattazioni, registrando il maggior incremento da settembre. Sunac China Holdings ha registrato un balzo del 27%, guidando i guadagni del settore, mentre Seazen Group Ltd. e Agile Group Holdings Ltd. sono saliti di oltre il 10% ciascuno. La cosiddetta white list potrebbe contribuire ad alleviare i timori di un ulteriore contagio nel settore immobiliare cinese, dove anche i costruttori sostenuti dallo Stato non sono stati immuni da problemi di finanziamento. Potrebbe anche rispondere alle preoccupazioni di lunga data degli investitori circa le condizioni di finanziamento meno favorevoli per i costruttori privati.
La Borsa di Tokyo conclude gli scambi poco variata, con le vendite che si concentrano sul comparto auto, a fronte del graduale apprezzamento dello yen sulle principali valute, e malgrado l’avanzata del listino tecnologico. In chiusura l’indice di riferimento Nikkei segna una variazione negativa dello 0,1% a quota 33.354,14, e una flessione di 33 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica si apprezza sul dollaro, a 147,70, sulle prospettive di una frenata dell’inflazione negli Stati Uniti e una pausa della stretta monetaria della Fed, e avanza anche sull’euro a 161,80. Le Borse cinesi segnano una seduta negativa sulle persistenti incertezze dell’economia del Dragone: l’indice Composite di Shanghai chiude poco mosso a 3.067,93 punti (-0,01%), mentre quello di Shenzhen perde lo 0,39%, scivolando a quota 1.929,00.
2023-11-21T08:34:12Z dg43tfdfdgfd