Pensioni. In vista del varo della legge di Bilancio, con il Consiglio dei ministri in agenda per questo pomeriggio, il pacchetto previdenza, al momento, include già la proroga di tutta una serie di istituti che permettono, per platee più o meno ristrette, l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. I meccanismi di Quota 103, Opzione donna e l’Ape sociale dovrebbero essere tutti confermati. Ecco come funzionano.
Quota 103 è una misura di pensionamento anticipato flessibile introdotta nel corso degli ultimi anni, finalizzata a consentire l’uscita dal lavoro prima dell’età “standard” della pensione di vecchiaia.
Requisiti
Per poter accedere a Quota 103 è necessario:
Se i requisiti vengono perfezionati dopo il 1° gennaio 2024, si applicano delle “finestre mobili” – vale a dire un periodo d’attesa aggiuntivo per la decorrenza della pensione: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per quelli del pubblico impiego.
L’Ape Sociale (Anticipo pensionistico sociale) è un’indennità erogata dallo Stato, tramite l’INPS, che consente ad alcune categorie di lavoratori in condizione di particolare difficoltà di anticipare l’uscita dal lavoro rispetto alla pensione di vecchiaia. È una misura “assistita”, non un diritto pieno per tutti.
Requisiti
Per accedere all’Ape Sociale servono vari requisiti:
Appartenenza a specifiche categorie: l’indennità è riservata a chi:
Inoltre, chi è beneficiario dell’Ape Sociale non deve essere già titolare di pensione diretta. Sono previste riduzioni contributive per le lavoratrici madri: si può ridurre di 12 mesi il requisito contributivo per ciascun figlio, fino a un massimo di 2 anni.
Opzione Donna è un regime di pensionamento anticipato riservato alle lavoratrici. Si applica in modo “selettivo” (non a tutte le donne) e richiede che i requisiti siano maturati entro una certa data.
Requisiti
Le condizioni principali per accedere a Opzione Donna sono: