PENSIONI, PROROGA QUOTA 103, APE SOCIALE E OPZIONE DONNA: COSA PREVEDE LA MANOVRA 2026 E COME FUNZIONANO LE USCITE ANTICIPATE

Pensioni. In vista del varo della legge di Bilancio, con il Consiglio dei ministri in agenda per questo pomeriggio, il pacchetto previdenza, al momento, include già la proroga di tutta una serie di istituti che permettono, per platee più o meno ristrette, l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. I meccanismi di Quota 103, Opzione donna e l’Ape sociale dovrebbero essere tutti confermati. Ecco come funzionano.

Manovra, taglio Irpef: benefici fino ai 200mila euro. Cambiano le pensioni, detassato lavoro festivo e notturno, prima casa fuori dall'Isee. Tutte le misure

 

Quota 103

Quota 103 è una misura di pensionamento anticipato flessibile introdotta nel corso degli ultimi anni, finalizzata a consentire l’uscita dal lavoro prima dell’età “standard” della pensione di vecchiaia. 

Requisiti

Per poter accedere a Quota 103 è necessario:

  • Età: almeno 62 anni
  • Anzianità contributiva: almeno 41 anni di contributi versati.

Se i requisiti vengono perfezionati dopo il 1° gennaio 2024, si applicano delle “finestre mobili” – vale a dire un periodo d’attesa aggiuntivo per la decorrenza della pensione: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per quelli del pubblico impiego. 

   

Ape Sociale

L’Ape Sociale (Anticipo pensionistico sociale) è un’indennità erogata dallo Stato, tramite l’INPS, che consente ad alcune categorie di lavoratori in condizione di particolare difficoltà di anticipare l’uscita dal lavoro rispetto alla pensione di vecchiaia. È una misura “assistita”, non un diritto pieno per tutti. 

Requisiti

Per accedere all’Ape Sociale servono vari requisiti:

  • Età minima: 63 anni e 5 mesi (in vigore a partire dal 2024)
  • Contributi: almeno 30 anni di contributi, con soglie più alte per chi svolge attività usuranti o gravose — per alcune categorie è richiesto un minimo di 36 anni.

Appartenenza a specifiche categorie: l’indennità è riservata a chi:

  1. è disoccupato da almeno un certo tempo e ha terminato ogni indennità di disoccupazione
  2. è caregiver (assiste familiari disabili) e rispetta requisiti contributivi ed età
  3. è invalido civile con riduzione della capacità lavorativa almeno pari al 74 %
  4. ha svolto attività “gravose” per almeno 7 anni negli ultimi 10 o 6 negli ultimi 7 anni (a seconda del settore) 

Inoltre, chi è beneficiario dell’Ape Sociale non deve essere già titolare di pensione diretta. Sono previste riduzioni contributive per le lavoratrici madri: si può ridurre di 12 mesi il requisito contributivo per ciascun figlio, fino a un massimo di 2 anni.

   

Opzione Donna

Opzione Donna è un regime di pensionamento anticipato riservato alle lavoratrici. Si applica in modo “selettivo” (non a tutte le donne) e richiede che i requisiti siano maturati entro una certa data. 

Requisiti

Le condizioni principali per accedere a Opzione Donna sono:

  • Anzianità contributiva: almeno 35 anni di contributi “effettivi” (cioè esclusi periodi riconosciuti come malattia, infortunio, disoccupazione)
  • Età minima: al momento della domanda, almeno 61 anni. È prevista una riduzione di un anno per ogni figlia (fino a un massimo di due anni), quindi con uno o più figli l’età può scendere a 60 o 59 anni.

2025-10-14T11:50:36Z