PALUANI, PERCHé IL MARCHIO RESTERà NONOSTANTE IL FALLIMENTO DI CAMPEDELLI

La Paluani spa è fallita schiacciata sotto il peso di 82 milioni di euro di debiti. L’azienda dolciaria veronese fondata nel 1921, è di proprietà della famiglia Campedelli, già proprietaria anche del Chievo, il club di calcio dichiarato ufficialmente fallito il 24 giugno 2022. Malgrado il fallimento della vecchia società, la produzione di pandori, panettoni e colombe continua attraverso il ramo d’azienda Paluani 1921 srl, che a luglio dello scorso anno era stato ceduto a Sperlari, controllata a sua volta dalla multinazionale tedesca Katjes International. La cessione ha permesso di salvare 48 posti di lavoro.

Paluani spa è ancora in possesso di beni immobili, che in parte nel frattempo sono stati alienati.La sentenza di fallimento è stata motivata contestando all’azienda una serie di criticità fra le quali le scarse possibilità di riuscire a soddisfare i creditori: a fronte di un ammontare complessivo di quasi 82 milioni di euro richiesti, la somma che la società metteva a disposizione ai creditori era pari a 815 mila euro, circa l’1% dell’intero monte debitorio. Ad aprile 2022, secondo i libri portati in Tribunale con la domanda di omologa del concordato, le banche erano esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni di euro. Tra gli istituti, Banca Valsabbina, Banco Bpm, Bper, Caribolzano, Carige, CereaBanca, Credit Agricole, Credito Valtellinese, Mps, Unicredit. Il giudice ha nominato curatori Matteo Creazzo e Andrea Rossi convocando i creditori il prossimo 23 ottobre per l’esame dello stato passivo.

2023-05-29T13:35:05Z dg43tfdfdgfd