FERALPI TRA LE AZIENDE PIù SOSTENIBILI: CON MONCLER E PIRELLI C’è ANCHE IL SUO ACCIAIO

Nella top ten delle imprese italiane più virtuose dominano le utility con le società dei servizi energetici Alperia (Bolzano) e Astea (Milano), il gruppo Hera, il colosso Enel, Fastweb e A2A, storicamente impegnate nella svolta green. Ma nella classifica dei 500 Leader europei del cambiamento climatico stilata dal Financial Times e da Statista, al quinto posto tra le 33 imprese italiane più impegnate a contenere l’impatto climatico ci sono Moncler con un punteggio di 73,8, Prada con 68,9 punti, seguita da Pirelli (67,6), Intesa Sanpaolo che con 66,5 punti guida la pattuglia dei nostri leader nei servizi finanziari (Banco Bpm, Banca Generali, Unicredit e Banco Desio) e WeBuild (66,3).

Target stringenti

Se il ranking Europe’s Climate Leaders ogni anno dà il polso dei progressi della corporate Europa, quello pubblicato ieri va oltre il raggiungimento degli Scope 1 (le emissioni di processo rilasciate durante le produzioni) e 2 (le emissioni indirette di gas a effetto serra derivanti dall’energia acquistata dalle aziende), dati ormai per scontati dai regolatori. La selezione è infatti stata fatta considerando gli obiettivi Scope 3 che impongono la riduzione dell’impatto lungo tutta la supply chain. Target per i quali non esiste ancora una metrica standard e la cui pubblicazione non è ancora obbligatoria per le aziende. Ma che ormai sono sotto lo scrutinio di consumatori, banche e regolatori.

L’impegno dell’industria

Lo sforzo compiuto dall’industria della moda si legge nella classifica dei campioni nazionali dove compre anche Brunello Cucinelli (59,4). L’impegno è trasversale a tutti i settori, a partire da quello delle costruzioni e dei materiali che vede appunto WeBuild e che soprattutto include un nome come Feralpi (59) — gruppo privato, tra i principali produttori siderurgici in Europa, che ha fatto della transizione verde e dell’economia circolare le sue missione — e Panaria. Il Paese è presente anche nel mondo globale dei media con Cairo Communication e la controllata spagnola di Mediaset. Tra i costruttori automotive spiccano Brembo con 62 punti e Ferrari (55,5). Mentre le capacità ingegneristiche emergono con il gruppo Maire (60,9) e quelle farmaceutiche con Chiesi (64,1). La tecnologia si condensa in Prysmian (65), i trasporti in Ferrovie dello Stato (65), le tlc in Tim (65), i gas tecnici in Sol, il personal care in Artsana, il real estate in Igd Siiq.

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