Il mercato libero non ha fatto il miracolo e le bollette di luce e gas degli italiani continuano ad essere fra le più alte in Europa. È la stessa Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), nella sua relazione annuale sul 2023, a evidenziare il triste primato italiano. Per quel che riguarda l'energia elettrica, nel 2023, i prezzi sono saliti in media del 6% e solo le famiglie tedesche pagano di più di quelle italiane: 42,03 centesimi euro/kWh contro 38,64 centesimi euro/kWh. Hanno bollette sensibilmente più leggere i francesi (32,65 ceuro/kWh) e gli spagnoli (26,02 euro/kWh).
L'aumento del prezzo lordo in Italia è dovuto principalmente alla componente oneri e imposte che nel 2023, rispetto ai 12 mesi precedenti, ha subito un drastico aumento del 54,4% per la progressiva reintroduzione degli oneri generali in bolletta. I prezzi italiani del gas naturale per usi domestici, invece, sono divenuti nel 2023 più bassi della media dei prezzi nell'Area euro ma solo grazie agli interventi pubblici di taglio fiscale. Proprio tali interventi, che «hanno impiegato ingenti risorse pubbliche», hanno garantito un contenimento dei prezzi che, nonostante i cali registrati rispetto al picco del 2022, non sono tornati ai livelli pre-crisi.
L'avvento del mercato libero non ha prodotto finora gli effetti sperati poiché non vi è traccia di una vera concorrenza. Le offerte per luce e gas «appaiono poco attraenti rispetto ai diversi servizi regolati, perché hanno prezzi normalmente più alti» ha riconosciuto il presidente Arera, Stefano Besseghini. I dati hanno sollevato un coro di proteste da parte delle associazioni dei consumatori. Assoutenti sollecita un intervento dello Stato «per evitare che gli italiani siano spremuti come limoni», l'Unione nazionale consumatori avverte che «quando verrà meno il regime transitorio attualmente vigente, si avrà un'ulteriore stangata per le famiglie italiane».
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2024-07-10T03:00:33Z