ASSEGNO UNICO DI MARZO, QUANTO SI PERDE SENZA NUOVO ISEE? LE SIMULAZIONI (E COME RECUPERARE GLI ARRETRATI)

Assegno Unico. Con i pagamenti di marzo - che inizieranno dal 20 del mese - possibili tagli in vista per chi non abbia provveduto a comunicare l'Isee familiare aggiornato al 2025. 

Assegno unico quanto si perde senza nuovo Isee

Per determinare l’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia Isee è infatti necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per l’anno in corso. In assenza di Isee, l'assegno viene calcolato a partire da questo mese con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa (vale a dire ad esempio 57,5 euro per i figli minorenni).

Qualora la nuova Dsu sia presentata entro il 30 giugno 2025, comunque, gli importi eventualmente già erogati per l’anno 2025 verrano adeguati a decorrere dal mese di marzo 2025, con la corresponsione dei relativi arretrati. Ma quanto si rischia di "perdere" effettivamente senza Isee aggiornato?

   

I possibili "tagli" all'assegno

Per capire la portata dell'importanza della presentazione della Dsu per l'anno in corso, prendiamo il caso dei nuclei con la soglia di reddito più bassa, vale a dire fino a 17.227,33. In base ai nuovi importi vigenti (per il 2025) dallo scorso febbraio, chi ha questo reddito ha diritto al massimo degli importi previsti. Ossia:

  • Assegno figli minorenni: 201 euro
  • Assegno figli maggiorenni 18 - 20 anni: 97,7 euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo: 97,7 euro
 

Chi non abbia presentato l'Isee aggiornato entro fine febbraio, pur essendo in quella fascia di reddito si vedrà corrisposti i corrispondenti importi minimi. Vale a dire:

  • Assegno figli minorenni: 57,5 euro
  • Assegno figli maggiorenni 18 - 20 anni: 28,7 euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo: 17,2 euro

Quindi si parla di una cifra di 143,5 euro percepiti in meno per i figli minorenni, di 69 euro per i figli maggiorenni ma minori di 21 anni, e di 80,5 euro di maggiorazione per i figli ulteriori al secondo. Insomma, un bel gruzzoletto (più o meno congruo in base alla composizione del nucleo). Gli importi "persi" vanno diminuendo - ovviamente - via via che lo spettante in base al reddito sia minore. 

Tutti gli eventuali importi percepiti in meno, va comunque ribadito) potranno comunque essere recuperati in seguito (vedi come nella scheda relativa).

 

Le tabelle degli importi

Nella tabella che segue si possono compare gli importi che si sarebbero potuti ricevere in base al proprio Isee attuale e quelli minimi che invece si riceveranno se non è stata presentata la nuova Dsu.

 

Le maggiorazioni invariate

Non tutte le maggiorazioni, comunque, ricadono sotto le cesoie dei tagli in caso di mancata presentazione del nuovo Isee. Alcune di esse, infatti, prescindono dal reddito e vengono erogate con importo unico. Ecco quali sono:

  • Maggiorazione figli < 21 non autosufficienti: 120,6 euro
  • Maggiorazione figli < 21 con disabilità grave: 109,1 euro
  • Maggiorazione figli < 21 con disabilità media: 97,7 euro
  • Maggiorazione figli per madre di età <21 anni: 23 euro
 

Gli arretrati di gennaio

Qualche euro in più - al contrario - potrebbe arrivare dagli arretrati di gennaio relativi alla rivalutazione 2025. Se infatti gli importi e le maggiorazioni dell’assegno unico della mensilità di febbraio 2025 sono stati erogati con i valori della nuova tabella tabella degli importi, gli adeguamenti relativi al mese di gennaio 2025 (quando ancora gli importi non erano stati rivalutati) saranno corrisposti a partire dalla mensilità di marzo 2025 (così come previsto dalla circolare numero 33 del 04-02-2025 dell'Inps).

Quanto valgono questi arretrati? Ecco gli importi in base alle voci (se spettanti)

  • Assegno figli minori: +0,60 euro
  • Assegno figli 18-20 anni: +0,80 euro euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo: +0,80 euro
  • Maggiorazione figli non autosufficienti: +1 euro
  • Maggiorazione figli con disabilità grave: + 0,90 euro
  • Maggiorazione figli con disabilità media: + 0,80 uro
  • Assegno figli disabili a carico (senza limiti di età): +5,1 euro
  • Maggiorazione figli per madre di età <21 anni: + 0,20 euro
  • Bonus secondo percettore di reddito:  +0,30 euro
 

Come mettersi in regola (entro giugno)

È possibile acquisire la DSU precompilata attraverso il servizio online “Portale unico ISEE”. Il soggetto che compila la DSU si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato.

Nella DSU:

  • il nucleo familiare è quello dichiarato alla data di presentazione della dichiarazione;
  • i redditi sono riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU;
  • il patrimonio mobiliare e immobiliare è quello posseduto alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.

Per acquisire la DSU precompilata è necessario:

  • compilare i modelli base. È possibile richiedere di precaricare le informazioni contenute nell’ultima DSU presente nel sistema informativo dell’ISEE (dati precaricati);
  • sottoscrivere quanto autodichiarato.

Per completare la DSU e ottenere l’ISEE, infatti, è necessario:

  • inviare i dati autodichiarati al Sistema informativo dell’ISEE;
  • ricevere l’autorizzazione alla precompilazione da tutti i componenti maggiorenni del nucleo attraverso l’accesso al Sistema informativo dell’ISEE con le credenziali d’accesso (SPID, CIE o CNS).

L’Agenzia delle Entrate invia poi all’Inps i dati precompilati in suo possesso. E quando la Dsu è comprovata, Inps provvederà a erogare eventuali arretrati spettanti.

2025-03-12T10:54:37Z