INFRASTRUTTURE, PATRIZIA LANCIA IL PRIMO ELTIF, CON TARGET DA 500 MILIONI

Patrizia - specialista in infrastrutture “mid-cap” con investimenti per circa 10 miliardi di euro - ha lanciato il suo primo fondo europeo di investimento a lungo termine (Eltif), Patrizia Infrastructure Invest, rivolto a investitori privati e professionali nel settore delle infrastrutture, dove sta aumentando la domanda per finanziare gli enormi costi della digitalizzazione, della mobilità urbana, della transizione energetica e delle infrastrutture sociali e per le quali i governi, in difficoltà finanziarie, stanno cercando capitali privati.

«L’Eltif - ha spiegato Nicola Vasta, director of capital markets di Patrizia - è stato lanciato come una struttura aperta ed è impostato come un evergreen. Ci aspettiamo di avviarlo ad aprile con l’ambizione di raggiungere 500 milioni di euro nei prossimi anni. I clienti versano l’intero importo sottoscritto (interamente versato). Grazie alla nostra solida pipeline di accordi, tutto il capitale sottoscritto verrà investito (nessuna riserva di capitale)». Il veicolo è strutturato come SICAV-SCA lussemburghese “evergreen-term”

L’Unione Europea ha allentato le normative sugli Eltif nel 2024 (Eltif 2.0) per ridurre le barriere di ingresso e i costi per gli investitori retail; tale provvedimento ha attirato miliardi di euro in questi veicoli e le infrastrutture si sono rivelate l’asset class più popolare.

Patrizia Infrastructure Invest si concentra sugli investimenti in azioni e debiti infrastrutturali, sia direttamente che tramite fondi mirati, e privilegia i mercati europei e di altri Paesi Ocse, garantendo un’ampia diversificazione. Gli asset target sono quelli con flussi di cassa stabili e prevedibili, che impiegano una gestione attiva degli asset e un’asset allocation dinamica, in grado di raggiungere gli obiettivi del Fondo, ovvero un rendimento totale dell’investimento dell’8% e una distribuzione continua superiore al 4 per cento.

Il fondo si concentrerà su asset infrastrutturali che guardano ai principali megatrend globali, in particolare: trasformazione digitale (investimenti in connettività, IoT e città intelligenti); cambiamento urbano (evoluzione della mobilità urbana); transizione energetica e transizione abitativa (affrontare le sfide dei cambiamenti demografici e delle infrastrutture sociali).

«Con il nostro primo Eltif - ha detto Sebastian Baer, head wealth solutions international di Patrizia - rendiamo accessibile la nostra profonda esperienza nel settore delle infrastrutture agli investitori privati e (semi)professionali attraverso gli intermediari patrimoniali. La combinazione di azioni e debito infrastrutturali con un overlay di asset allocation, sostenuta dal nostro comprovato track record, è una soluzione chiave e differenziante. Questa soluzione integra la nostra offerta di fondi e soluzioni su misura per i patrimoni privati».

«Le infrastrutture - ha aggiunto Graham Matthews, co-head of fund management & head of fund management infrastructure di Patrizia -rappresentano un’opportunità interessante per i portafogli a lungo termine, in quanto offrono stabilità e diversificazione».

In Italia, paese che continua a rappresentare un mercato chiave per i progetti di crescita del Gruppo, Patrizia ha investito ad oggi circa 600 milioni di euro in diversi asset infrastrutturali. Nel 2021 ha investito in Ecotermica Servizi (Ets), sviluppatore, proprietario e gestore di reti di cogenerazione e teleriscaldamento e negli ultimi anni ha dato vita al quinto polo italiano di illuminazione pubblica intelligente, a seguito dell’acquisto di Ottima ad Ascoli, Selettra in provincia di Potenza e Atlantico a Chioggia, con una capacità complessiva di 360mila punti luce distribuiti su 200 comuni. Patrizia ha inoltre una partecipazione di maggioranza in Biomet, produttore di bio-GNL che vedrà la realizzazione del più grande impianto europeo di produzione di bioGNL da rifiuti organici. E una partecipazione di minoranza in Greenthesis, principale gruppo italiano indipendente di gestione e recupero dei rifiuti, con 20 siti industriali, prevalentemente nel nord e nel centro Italia.

Con l’espansione nel settore delle infrastrutture, Patrizia mira ad aumentare gli asset in gestione fino a 100 miliardi di euro entro il 2030.

2025-03-19T11:59:16Z