"L'anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va". Si chiude il sipario su Sanremo 2025 e al netto delle personalissime aspettative, più o meno tradite, per i propri cantanti preferiti, la classifica finale ci restituisce il quadro di un Paese dove le donne non riescono ancora a rompere il soffitto di cristallo nemmeno nel mondo della musica per colpa della discriminazione di genere. A trovare spazio nelle prime cinque posizioni sono stati infatti cinque uomini, mentre il talento cristallino dell'inossidabile Giorgia è riuscito a conquistare solamente il sesto posto. A poco è valso il riconoscimento come artista di questa edizione più amata sulle piattaforme Tim: sul palco le lacrime sono state inevitabili, mentre il pubblico dell'Ariston ha cercato di fare quadrato attorno alla cantante, gridando "Ha vinto tu". Come ha detto Carlo Conti l'affetto degli ascoltatori vale più di qualsiasi premio, ma le donne sono un po' stanche di essere le vincitrici morali delle competizioni, costrette ad accontentarsi di un applauso mentre gli uomini continuano a collezionare trofei.
Dal 2005 ad oggi, vale a dire negli ultimi 20 anni, sono state solo tre le donne che hanno conquistato l'ambita statuetta con il leone rampante appoggiato sulla palma di Sanremo. In particolare, nel 2012 toccò ad Emma con Non è l'inferno, nel 2014 ad Arisa con Controvento e nel 2024 ad Angelina Mango con La noia. Un bilancio impietoso che testimonia come nel mondo musicale esista e sia ancora radicata la discriminazione di genere. Da un'indagine di Equaly, la prima realtà italiana che dal 2021 si occupa della parità di genere all’interno del music business, emerge che nel 2024 la presenza di donne nella classifica Fimi-Federazione industria musicale italiana per gli album più venduti è scesa di un punto percentuale, arrivando al 12%, rispetto ad una rappresentanza più che doppia nel 2012, quando i dati erano al 27%.
Il problema è prima di tutto numerico. Complici l'ascesa e la consacrazione della musica trap, un genere permeato di mascolinità tossica, testi sessisti, misogini e omofobi, il cui avvento in Italia a livello temporale coincide con l'inizio della riduzione delle artiste in classifica Fimi, come sottolinea Equaly, il nostro panorama musicale si è trovato totalmente sguarnito di artiste. Alla strutturale mancanza di rappresentanza femminile si è aggiunto il tema della resistenza del pubblico, ma anche dei manager e dei talent scout a dare spazio alle donne. "Non è la prima volta che la diciamo questa frase. Deve essere qualcosa di atavico che c'è nella nostra mentalità, sedimentata per millenni. Deve essere qualcosa di inconscio" è stato il commento di Giorgia, ospite di Mara Venier a Domenica In. Una costatazione ancora più amara se si pensa che "la qualità delle artiste donne in Italia è pazzesca", come ha voluto ricordare la cantante, considerata una delle più grandi interpreti della musica italiana con oltre 25 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, premiata nella serata delle cover insieme ad un'altra grande artista come Annalisa.
Parole di solidarietà sono arrivate anche da Elodie, che a proposito della vittoria delle colleghe ha dichiarato: "Sono molto felice". Prima di aggiungere, a chi si interrogava su una sua possibile rivalità con Annalisa: "Io e lei ci amiamo, come potremmo essere rivali quando finalmente riusciamo a lavorare? Dovremmo fare rete, come fanno gli uomini, che non si fanno la guerra. Perché dovrei pensare che Annalisa mi tolga qualcosa o che io le possa togliere qualcosa? Annalisa è fortissima e io sono molto felice per lei. E io sono forte a modo mio. Siamo diverse. Semplicemente siamo due donne, ma questo non significa che siamo uguali e che una elimina l'altra". Per dare più spazio alla rappresentanza femminile, forse dovremmo ripartire da questa narrazione delle donne rivali a tutti i costi, che si fanno la guerra per contendersi un premio che gli anonimi meccanismi del televoto assegnano quasi sempre agli uomini, e riscriverla. Passano gli anni, cambiano le regole e le percentuali, ma i premi alle donne sono sempre troppo pochi.
2025-02-17T13:07:59Z